Un mese fa ha infettato centocinquanta Paesi nel mondo, mietendo le sue vittime anche in Italia.
Si tratta di WannaCry, il ransomware che farà a lungo parlare di sé, avendo messo a nudo tutte le vulnerabilità di sistemi informativi e firewall che invece credevamo impenetrabili.
Per questo Microsoft è corsa ai ripari. Non tanto per i nuovi sistemi operativi, quanto per i vecchi Os, a partire da Windows 7 (il sistema maggiormente bersagliato dal malware) e da qui Xp e Vista.
Le patch appositamente rilasciate, scaricabili qui, risolvono sedici vulnerabilità, tutte considerate critiche dall’azienda.
Del resto, WannaCry è un ransomware che rende inaccessibili i dati dei nostri computer e, per ripristinarli, chiede un riscatto da pagare in bitcoin, perciò non è facile da annullare. Soprattutto, per la sua autodiffusione sfrutta EternalBlue, una cyber arma della Nsa che a sua volta punta come target preferito proprio Windows.
“A causa dell’elevato rischio di attacchi informatici distruttivi, abbiamo preso questa decisione perché applicare gli aggiornamenti fornisce maggiore protezione contro potenziali attacchi con caratteristiche simili a WannaCry” ha affermato in un comunicato ufficiale Adrienne Hall, a capo del centro di Redmond deputato a contrastare le minacce informatiche.