Ѐ il più diffuso e amato, per cui è normale che la sua prossima definitiva scomparsa comporti un po’ di scompiglio tra chi ancora utilizza le funzionalità del sistema operativo meglio riuscito al mondo. Tuttavia, al di là di nostalgie e sentimentalismi, è un fatto che il pensionamento di Windows Xp porterà con sé più di un problema a livello di sicurezza delle infrastrutture coinvolte. E se di mezzo ci sono i dati e le informazioni delle banche, la guardia va tenuta sempre alta.
Stando alle previsioni rilasciate dalla stessa Microsoft, infatti, quando, il prossimo 8 aprile, la casa madre di Redmond smetterà di rilasciare gli aggiornamenti e il supporto per i diversi account Xp ancora diffusi nella Rete, il 40% dei Pc attivi nel mondo e ben il 95% dei bancomat incoreranno in seri ostacoli alla security. Il motivo? Semplicemente, la “caduta” dei firewall che ancora adesso proteggono i software interni al sistema operativo e, conseguentemente, la vulnerabilità di questi ultimi a hacker e virus di ogni tipo. Secondo informazioni fornite dall’agenzia Reuters, inoltre, la corsa alle tutele di emergenza sarebbe già partita: molte società, Jp Morgan in testa, avrebbero stipulato accordi speciali con Microsoft affinché i suoi tecnici continuino a fornire gli aggiornamenti di sicurezza in questione. E con un esborso non da poco, se è vero che i soli istituti britannici avrebbero messo sul piatto una cifra compresa tra i 50 e i 60 milioni di sterline.