Tesla-Android, un binomio che non funziona.
Cos’altro si potrebbe dire quando si scopre che l’applicazione ufficiale sviluppata da Mountain View per i clienti della rinomata casa automobilistica può essere impiegata per rubare gli autoveicoli?
È quanto ha svelato un gruppo di ricercatori norvegesi, che ha messo in luce come la app Tesla sia facilmente hackerabile.
Il vettore dell’infezione è rappresentato dall’universo social, attraverso cui i cybercriminali sono in grado di approcciare lo smartphone dell’utente bersaglio, installarvi da remoto un’applicazione malevola che simula la schermata di login del pannello di controllo e da qui cancellare il token di sicurezza rilasciato dai server Android, aprendosi la strada verso l’apertura del veicolo o la sua accensione.
Poca prudenza dunque da parte di Android nello sviluppo dell’applicazione, con l’aggravante, rilevata dai ricercatori, di un’eccessiva mancanza degli aggiornamenti critici.