Chiusasi l’edizione 2014 del Mobile World Congress di Barcellona è tempo di bilanci. Così, tra le novità più curiose e interessanti dal punto di vista delle nostre indagini quotidiane sull’universo della sicurezza informatica ne abbiamo scovata una che merita senz’altro attenzione. Ѐ la app presentata dalla start up americana Eyeverify, che ha stupito il pubblico con una speciale soluzione in grado di sostituire la normale procedura di immissione della password con una verifica istantanea dell’iride dell’occhio.
Come noto, non si tratta di una tecnologia nuova, considerato che soprattutto nel mondo dei servizi segreti la scansione del bulbo oculare è prassi quotidiana per accedere ad aree fisiche e a documenti riservati; tuttavia, il passo in più che Eyeverify è riuscita a compiere rispetto allo status quo è il trasferimento del sistema su una app per iPhone. Niente più codici alfanumerici dunque per i Melafonini.
Va da sé che il device deve essere dotato dell’ultima versione di iOs e di una videocamera integrata. Il problema, però, sta proprio qui: come reagirebbero gli utenti se un bel giorno scoprissero di essere video spiati, come per altro in passato è già successo? Risposte in merito né Apple né Eyeverify ne hanno ancora fornite.