Facebook dichiara guerra al revenge porn.
Tema scottante ben noto nel nostro Paese dopo il caso Cantone, il revenge porn rappresenta infatti ormai da anni una spina nel fianco per la gestione corretta della privacy sulle piattaforme di social networking: catalogato dai giuristi come atto di cyberbullismo, non è ancora chiaro come lo si debba affrontare, e quali siano i contenuti che seppure un po’ spinti possano legittimamente rimanere pubblicati in Rete e quali invece vadano tempestivamente rimossi.
Per di più, la magistratura italiana lamenta da tempo una questione aperta sull’argomento proprio con Facebook, poiché, a quanto pare, da noi molto più che altrove l’azienda californiana nega la collaborazione sul tema con le autorità ed è accusata di essere troppo permissiva con la pubblicazione, da parte degli utenti, di notizie pubbliche evidentemente false e di bufale varie.
Ecco perché il social network ha deciso di procedere allo sviluppo di una rivoluzionaria Intelligenza Artificiale dedicata al tema revenge porn, che avrà l’obiettivo di individuare le immagini sensibili rispetto all’argomento e di rimuoverle automaticamente, apponendo un filtro speciale per impedire che siano ripubblicate. Il sistema inizialmente sarà coadiuvato dal lavoro di selezione del materiale da parte di alcuni addetti incaricati dall’azienda, ma, in prospettiva, sarà in grado di assicurare in piena autonomia la tutela della nostra privacy e della nostra dignità online.