Si sa: ogni volta che navighiamo in Rete i cookies raccolgono dati e informazioni personali sul nostro conto. Tutto legale e certificato, non c’è dubbio. Però, quando i fatti di cronaca ci raccontano di aziende e governi che di questi stessi dati fanno usi illeciti e non richiesti, allora la trasparenza manca. Ecco perché è nato Blockstack, il primo browser sul mercato che aiuta gli utenti a proteggere la propria identità online.
Come? Attraverso l’innovativa tecnologia del blockchain; ovvero, a detta dei tecnici della società di consulenza Reply che recentemente l’hanno analizzata, “un registro transnazionale sicuro, condiviso da tutte le parti che operano all’interno di una data rete distribuita di computer. Registra e archivia tutte le transazioni che avvengono all’interno della rete, eliminando in definitiva la necessità di terze parti fidate. Il nome deriva dalla sua natura distribuita: ogni nodo del network svolge un ruolo nella verifica delle informazioni, inviandole al successivo in una catena composta da blocchi, blockchain appunto”.
In buona sostanza, grazie a questa nuova configurazione, il browser, quando attiva la navigazione, la esegue senza ricorrere ai tradizionali server e datacenter di terze parti, bensì sfruttando la rete dei computer coinvolti e utilizzando la stessa relazione attivata come schermo contro eventuali intrusioni.
Presentato a Consensus, la più importante conferenza internazionale dedicata alla tecnologia blockchain, il software di Blockstack attualmente è disponibile solo per Os e Linux.
Funziona come estensione, nella misura in cui non è ancora un programma autonomo, ma agisce sulla scia di Chrome, Firefox e Safari.
In prospettiva, sarà realizzato in una versione adatta a tutti i sistemi operativi. Nel frattempo, offre ai suoi utenti un programma di sicurezza locale e una speciale funzionalità per il backup dei dati