Ponemon Institute: sicurezza It inesistente nelle aziende

Preparati, competenti, ma privi del supporto necessario a svolgere correttamente il proprio lavoro in azienda. Ѐ un quadro a tratti disarmante quello relativo all’ultima indagine sulla cyber sicurezza svolta dal Ponemon Institute. Con uno studio che ha coinvolto a livello mondiale circa cinquemila professionisti della sicurezza informatica, i risultati ottenuti dall’istituto di ricerca parlano infatti di un contesto economico globale dove le risorse messe a disposizione dai CIO non sono sufficienti a contrastare la forza della minaccia rappresentata dal cyber crimine. E a poco valgono i numerosi fatti di cronaca che illuminano circa la pericolosità oggi raggiunta da malware e bug, se è vero che, il più delle volte, gli strumenti latitano proprio per via della sottovalutazione del fenomeno. Così almeno raccontano i numeri. Stando alle cifre, infatti, oggi il 54% del campione intervistato ritiene che la propria azienda non sia adeguatamente protetta contro gli attacchi informatici avanzati; conseguentemente, il 66% è convinto di potere nulla contro l’eventuale fuoriuscita di informazioni sensibili. Ancora, ben l’82% ritiene che, quotidianamente, le minacce informatiche fluiscano indisturbate attraverso i sistemi informativi. Il dato, in particolare, risulta confermato dal 49% degli interpellati, che sostengono di essere stati attaccati durante l’ultimo anno, e dal 68% dei management aziendali, che ammettono candidamente di non disporre di strutture di intelligence atte a imbastire operazioni di prevenzione del pericolo di portata adeguata. Del resto, non potrebbe essere altrimenti, se è vero che il 79% degli intervistati riferisce un’agghiacciante realtà: i Quadri ancora non collegano la perdita di dati sensibili, come per esempio il copyright, alla diminuzione del fatturato.