Phishing, Libra ESVA ti dice come evitarlo!
Casella di posta elettronica, purtroppo, al giorno d’oggi è spesso sinonimo di spam e phishing. Che si tratti di quella privata o di quella aziendale, le nostre mailbox sono bersagliate da comunicazioni indesiderate in gergo definite phishing. In ambito lavorativo, la gestione di queste e-mail oltre a ridurre la produttività, richiede molto tempo e compromette il vantaggio di comunicare in questa modalità. La situazione si fa più critica quando, al normale spam, si aggiungono phishing e malware. Un italiano su quattro, è vittima di furto di identità o sottrazione di informazioni private come pin del telefono, della carta di credito, password dell’home banking. Nonostante ci sia molta formazione e informazione, è sempre alto il numero delle vittime del cyber crime. Non si parla solo di privati ma anche di grandi aziende che vedono i loro dati (e ancor peggio, dei loro clienti) sbandierati ai quattro venti o usati in modo fraudolento! Come è possibile proteggersi e quali accorgimenti dobbiamo prendere? Libra Esva, che si occupa di soluzioni avanzate di antispam ed e-mail security per le medie e grandi aziende, ha stilato un vademecum aggiornato alla luce dell’evolversi delle competenze degli stessi hacker. Per mantenere alta la sicurezza sulla nostra identità e non perdere e-mail importanti, è necessario seguire una serie di regole che Libra Esva riassume così:
- La prima regola di buon senso è quella di cambiare spesso, rafforzandole, le proprie credenziali di accesso ai vari siti e servizi online. Che si tratti del conto postale o di quello per fare acquisti online, è buona prassi che le proprie password siano aggiornate periodicamente
- Rispetto alle e-mail che ci raggiungono quotidianamente, è sempre bene fare attenzione a come è scritto l’indirizzo dei mittenti: spesso l’indirizzo e-mail di un attaccante contiene nomi a noi familiari ma modificati in una piccola parte, nel dominio ad esempio (un .it al posto di un .com) o nella aggiunta o sottrazione di un elemento (se la mail corretta ad esempio ha un punto tra il nome e il cognome, questo viene omesso dagli hacker)
- Attenzione all’oggetto della mail: spesso è possibile identificare le minacce ancora prima di aprire il messaggio. Leggendo l’oggetto vi si trovano spesso simboli poco in uso nelle comunicazioni standard e spesso ripetuti come combinazioni tipo && – #% – $° accompagnate da testo o ancora testi con ‘errori’ grammaticali
- Il testo contenuto nel corpo delle e-mail poi presenta spesso tutti insieme i seguenti segnali: un carattere diverso da quello di default sul nostro pc, una firma non completa di tutte le informazioni – talvolta c’è un nome senza numero di telefono – e allegati compressi come Zip o simili
- Quando a raggiungerci è un’email con del contenuto in forma grafica – un’immagine o un testo incorniciato – è opportuno sviluppare un occhio ‘clinico’ per scorgere differenze anche minime. Questo tipo di comunicazioni riguarda sempre più di frequente informazioni provenienti dalla tua stessa banca, dalle stesse poste o da enti e istituzioni generalmente note.
Questa è solo la prima parte del vademecum suggerito da Libra ESVA, seguiteci nella prossima puntata e lo completeremo insieme!
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