Nel mondo non è un buon momento per la privacy online. Dopo le strette all’utilizzo dei social network imposte in Turchia dal presidente Erdogan e le richieste pressanti avanzate a Facebook dalla premier britannica May per conoscere gli ultimi messaggi inviati tramite WhatsApp dall’attentatore di Londra, ora è la volta degli Stati Uniti. Qui, però, i giochi sembrano già fatti. …