Le casse del mercato dello spam si ingrossano sempre di più. Sembra difficile crederlo, ma secondo i due ricercatori italiani Andrea Stroppa e Carlo De Micheli le attività di diffusione di pubblicità spam sui social network oggi vantano cifre di guadagno pari ai 200 milioni di dollari annui. Uno schiaffo alla legalità, insomma, che non passa certo inosservato, un’attività che …