Windows Xp, senza difese contro l’attacco a Internet Explorer

Microsoft comunica la presenza di una pericolosa falla all’interno del browser Internet Explorer. Sarà lo scandalo successivo alla scoperta di Heartbleed, il bug che ha sciolto come neve al sole i codici di sicurezza che proteggevano il parametro Ssl, fatto sta che oggi nascondere problemi e criticità sembra non andare più di moda tra i big dell’Ict: meglio ammettere tutto e subito, confidando nella comprensione dell’opinione pubblica per procedere poi con calma alla risoluzione delle vulnerabilità.

Così, lo scorso sabato, Redmond ha ufficializzato l’esistenza di un bug nelle versioni comprese tra 6 e 11 del proprio browser, in grado di rubare dati e password di accesso degli utenti clonandone, infine, l’identità digitale. Come gli stessi vertici della multinazionale hanno dichiarato al Financial Times “chi riesce ad attaccare il difetto in questione può riuscire a installare autonomamente programmi e account nel Pc ospite, assumendo, di fatto, il controllo dell’intero sistema operativo”.

Trascorse più di 48 ore dalla scoperta, il problema dovrebbe essere ormai quasi risolto, con gran sollievo degli utenti visto che il 55% dei sistemi operativi Windows in uso nel mondo monta proprio le versioni in questione. Non per tutti però. Vi ricorderete infatti di Xp, così come della cessazione dell’assistenza tecnica sul sistema a opera della casa madre a partire dallo scorso 8 aprile. Cosa fare con il 25% dei pc che ancora usa la celebre versione del sistema operativo?