Bose spiava musica, titoli dei testi e playlist dei suoi clienti e vendeva i dati ricavati ad altre aziende. È quanto sostiene l’accusa mossa al gigante dei sistemi di stereofonia da parte di un cittadino statunitense, tale Kyle Zak, che per primo si sarebbe accorto della trasmissione indebita dei file realizzata dall’applicazione specifica collegata all’uso delle cuffie dell’azienda, denominata Bose …