E’ attiva in sordina fin dal 2007, ma all’occorrenza è stata prontamente rispolverata.
Parliamo della flotta di aerei Cessna utilizzata dagli agenti federali dello US Marshall per intercettare le comunicazioni dei telefoni cellulari dei cittadini. Ebbene sì, avete letto bene: a fronte dei ripetuti scandali causati dalle rivelazioni dell’ex agente dell’NSA Edward Snowden, i servizi segreti americani hanno ben presto trovato un’alternativa per proseguire indisturbati l’attività di intercettazione degli utenti.
Stando a quanto riportato dalla stampa americana, infatti, l’esercito a stelle e strisce disporrebbe da sei anni di una flotta di velivoli muniti di speciali dispositivi, cosiddetti Stingray, in grado di identificare l’acronimo noto come Imsi, ovvero l’identificativo univoco di ogni singolo utente di cellulare: sfruttando la vulnerabilità originata durante la connessione dei telefoni alla cella geograficamente più vicina, il sistema cattura dati e conversazioni degli ignari utenti, restituendoli alle orecchie indiscrete degli agenti governativi.
Come a dire che le vecchie tecniche di rilevazione analogica non muoiono mai, e che tutti gli sforzi per proteggere il nostro mondo digitale valgono ben poco se, alla fine, basta un nastro magnetico per vanificare anni di ricerche.