Per Google Android è sicuro

Android è sicuro. Almeno secondo la casa madre Google.

L’ultimo report dedicato alla sicurezza pubblicato dal colosso di Mountain View, infatti, recita che nel corso del 2016 soltanto lo 0,05% degli 1,4 miliardi di dispositivi Android nel mondo dotati di app ufficiali ha subito un’infezione.

Perciò, chi usa Play Store è al sicuro. Una garanzia che molto deve allo sforzo di miglioramento messo in atto dall’azienda, che con Android 7.0 Nougat ha notevolmente alzato gli standard di sicurezza: nuovi strumenti di crittografia integrati, nuovi strumenti per le aziende che vogliano adottare Android per il proprio ecosistema mobile, nuove forme di protezione per contenuti multimediali.

Il sistema di aggiornamenti mensili inaugurato nel 2015, poi, ha riscosso un grande successo, soprattutto presso il pubblico delle aziende, che in questo modo hanno potuto migliorare la fruibilità dell’ecosistema dei device.

Numeri alla mano, la sicurezza implementata in Android si è tradotta in un calo del 50% delle installazioni con trojan a bordo, in un dimezzamento degli hostile downloader e in un decremento del 30% delle app con backdoor. Ormai solo un ricordo le app di pishing.

Tuttavia, il problema restano gli utenti; o meglio, l’abitudine di taluni a scaricare applicazioni e materiale al di fuori del perimetro di Play Store. Per coloro che escono dal cerchio della fiducia di Big G, infatti, le infezioni nel 2016 sono salite allo 0,71%. Una percentuale non altissima, per arginare la quale però Google è costretta a sprecare parecchie energie. Senza garanzia di successo.