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Cattive abitudini. Come usare la tecnologia.

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Cattive abitudini.

Cattive abitudini. Come usare o non usare la tecnologia.

I produttori di computer hanno lavorato molto per rendere i dispositivi simili agli smartphone: facili da utilizzare e senza necessità di chissà quale formazione. Questa facilità d’uso significa che molti di noi hanno sviluppato cattive abitudini che potrebbero farci cadere vittima di criminali informatici!

Ma quali sono queste cattive abitudini che potrebbero arrecare danni ai nostri dati personali ed al nostro materiale informatico? Ecco in sintesi quelle peggiori.

Riutilizzo della password.

Secondo un recente sondaggio, l’americano medio ha 150 account online protetti da una password. In un mondo ideale, ogni account avrebbe una password diversa, ma non possiamo ricordare facilmente così tante combinazioni. Di conseguenza, molti utenti scelgono di riutilizzare le stesse password. Questo è conveniente soprattutto per gli hacker: possono utilizzare la stessa password per entrare in tutti gli altri account. La risposta è usare un gestore di password, come quello incluso in Panda Dome Complete, che può generare password forti e uniche per tutti i tuoi account e ricordarli per te.

Non effettuare il backup.

Computer, tablet e smartphone sono incredibilmente affidabili, ma le cose non vanno sempre per il verso giusto. Se il tuo computer si guasta, sei in grado di recuperare i tuoi dati personali? Ogni dispositivo rende molto semplice il backup dei dati, su un altro dispositivo, o in un servizio Cloud sicuro come iCloud o Google Drive. Investi un po’ di tempo per configurare e utilizzare un servizio di backup per proteggere i dati.

Privacy protection insufficiente.

Lo scandalo di Cambridge Analytica ha finalmente portato il problema della privacy dei dati allo scoperto. Molte delle app e dei servizi che usiamo ogni giorno – Facebook, Google, Twitter, ecc. – raccolgono enormi quantità di dati personali molto sensibili. Il tipo di dati che non vorresti che gli estranei leggessero. Riprendi il controllo di tali informazioni applicando i controlli sulla privacy inclusi in queste app. Queste modifiche dovrebbero aiutare a ridurre la quantità di informazioni vendute a terzi.

Dispositivi sempre connessi.

La maggior parte delle app per smartphone ti consente di rimanere connesso in modo da non dover reinserire la password ogni volta che si avvia. Questo è estremamente comodo, ma anche piuttosto rischioso. In caso di smarrimento o furto del telefono, i criminali possono accedere a tutte le tue informazioni personali sensibili senza bisogno delle password. Cerca sempre di uscire dall’app; questo può sembrare scomodo, ma avere la tua identità rubata, o il conto bancario svuotato, sarà ancora più sconveniente!

Sperare che vada tutto bene.

Ognuno di noi spera sempre che al proprio dispositivo non accada nulla, che siamo sempre in grado di bloccare la minaccia prima che possa diffondersi. Ma la realtà non è proprio questa. Secondo il Pew Research Center, oltre la metà delle persone intervistate (64%) ha subito personalmente una grave violazione dei dati. Molti di questi problemi sono dovuti al fatto che non proteggiamo correttamente i nostri dispositivi. Invece di installare strumenti anti-malware che blocchino i virus, speriamo semplicemente che tutto vada bene.

Non lasciare che le cattive abitudini prendano il sopravvento e soprattutto adotta un adeguato sistema di protezione come Panda Dome.

Vuoi conoscere meglio le soluzioni Panda Security? Consulta subito la pagina dedicata sul nostro sito: http://www.bludis.it/panda/ se invece vuoi avere maggiori informazioni di carattere tecnico o commerciale contatta i nostri esperti allo 0643230077 o invia una e-mail a sales@bludis.it

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